mercoledì 8 marzo 2017

Lettera a mia sorella.

Cara sorellina, sei preziosa.
Abbiamo passato insieme gioie e sventure.Come quella olta che ti sei letteralmente buttata dal tavolo per non andare all'asilo, ti sei fatto un male cane, e io ti ho mandato lo stesso. Ero al quinto anno di superiori, avevo compito di ragioneria,avevo fatto 50 assenze per stare con te il sabato...rischiavo il culo. Me lo hai rinfacciato per tutta la vita. Come quando mi sono seduta sulla tua bambola che camminava e te l'ho rotta.Sono sicura che se tu ne avessi occasione ancora oggi me lo rinfacceresti.
Però mai un grazie per le lunghe ore passate a farti i compiti, alle elementari, che neanche Budda avrebbe potuto sopportarlo.
E quell'estate trascorsa insieme dopo il mio dolore più grande...mi sei sorella, amica, figlia.Ora è il tuo turno. Ti sposi e sposarsi è un pò come morire a se stessi.E' una cosa bella sai, diventi adulta.Come ci chiamavi con disprezzo da piccola 'l'adulti'.Vorrei saper scrivere come Paulo Cohelo, per raccontari i tuoi giorni migliori. Ma
sai quelli devono ancora venire.Una casa, il tuo mondo che si dilata e diventa più grande di quella stanzetta 2x3 dove una sera dormimmo in 4. Bimba di 4 anni e cane compresi.
Volevo farti piangere, e un po' piango io.
Anche perchè ti sei reincarnata prima del tempo, e ti ho di nuovo figlia. Che ancora mi rinfaccia che a 5 anni le ho tagliato i capelli.

Commuoviti, ridi, piangi , urla.

La vita è fatta di emozioni, la vita ti riempie e tu sii sempre bambina.

Con immenso Amore,
sorelle per sempre.

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