Ma è una cosa difficile. Per dire, oggi parlavo con la mia asciugatrice, l'ho sognata tanto prima di averla. Ma adesso che andremo in una casa arredata cio dovrò rinunciare. Non vi nego, avevo il magone.E mi rivedevo con vicino lo stendino e la biancheria da stendere.Certo è una situazione (spero) provvisoria. Siccome siamo megalomani pensiamo che tra "un pò" potremo farci il mutuo. In compenso avrò una casa al mare con l'asciugatrice (la cosa è patetica).
Per dirla tutta noi abbiamo ben poche cose di valore.Il problema è che alla fine ti leghi anche ai soprammobili, al microonde che sembra un trattore, al frigo enorme pieno di adesivi della malefica gattina.
La verità è che sono combattuta. Combattutissima.
Ma razionalmente è possibile legarsi in maniera morbosa a quello che si ha?
Un'asciugatrice è una macchina, non ha un'anima,ma forse è quello che rappresenta... Rappresenta un apparente "benessere"(che in realtà tale non è perchè l'ho pagata a rate)...
La verità è che dovremmo imparare a vivere con l'essenziale e invece inseguiamo sempre il di più, e questo allontana la felicità..
L'essenziale è invisibile agli occhi...diceva il piccolo principe!
RispondiEliminaTi capisco...mi attacco anche io alle cose come una patella ma poi so che nel bisogno sono poche quelle che mi servono.
RispondiEliminaComunque io 'sto post lo metterei anche "di là" :-)