L'Italia è sotto attacco, non è più un posto sicuro neanche per i ragazzini.
Ma noi non molliamo, no, noi no.
Io sono del sud, e me ne sono andata. Anche per quello, anche per portar via mia figlia da quello.E oggi mi mancava l'albero di falcone, e scoprire che la mia vicina ventenne e con tutti 10 al liceo non sapeva chi fosse francesca morvillo mi fa capire quanto maledetto sia un paese che ha bisogno di eroi e di quegli eroi si dimentica. Ancora, oggi, grido più forte, dovete ucciderci tutti, le loro idee camminano sulle nostre gambe...ma quando noi che abbiamo visto quella voragine su quell'autostrada, saremo stanchi e vecchi per combattere i nostri giovani che cosa sapranno...E mentre a scuola si soffermano su napoleone la storia si perde nella memoria di chi sceglie di andarsene, scelta fatta solo ed esclusivamente per i propri figli...Se ci arrendiamo siamo finiti.Dobbiamo difendere i nostri figli, e curarli come fossero fiori.
Dobbiamo coltivare in loro la voglia di combattere e di cambiare.
Questo deve essere un paese sicuro.A qualsiasi costo.
Non possiamo avere paura di mandare i nostri figli a scuola.
Sapere che ci sono persone ch oggi non hanno idea della storia della mafia e delel stragi mi rende davvero triste. Il loro sacrificio a cosa è servito?
RispondiEliminascusa gli errori, ho scritto di getto...
RispondiEliminatriste molto triste non c'è bisogno di dire altro.
RispondiEliminaAssurdo, pazzesco, inaccettabile, oltraggioso.
RispondiEliminaEcco le prime parole che mi vengono in mente.