Masahiro Kimura racconta:“Non possiamo cremarli. Si possono bruciare al massimo sei o sette corpi al giorno, ci vogliono due o tre ore per ognuno. Gli altri andrebbero in decomposizione. Perciò li stiamo seppellendo e in due o tre mesi contiamo di dissotterrarli e cremarli”.
Un principio giapponese è quello del rispetto e della devozione verso gli antenati, considerati a volte come veri e propri dei protettori della famiglia.
I giapponesi, spesso, hanno in casa due piccoli altari: uno per gli dei ed uno per i propri avi.
E' shintoista il rito funebre durante il quale si prendono le ossa tra le ceneri del defunto cremato e si passano tra i familiari con delle bacchette di metallo.
Ai terremotati neanche questa consolazione
Ho sentito anch'io questa notizia. Una tragedia nella tragedia, per loro é quasi un disonore essere seppelliti e non cremati.
RispondiEliminache brutto mi spiace tantissimo :O(
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