mercoledì 2 maggio 2012

DISTURBI PSICOSOMATICI

C'è una malattia che ti può prendere, ed è come una possessione demoniaca, ed è la voglia di ricominciare. Senti che ciò che fai non è in linea  con ciò che sei, e allora il tuo corpo ti risponde, come ingabbiato... ed ecco i disturbi psicosomatici.
Cosa sono? semplicemente l'elemento emotivo entra in conflitto con quello psicologico. Ecco che allora è il corpo che ci parla. Mal di pancia, mal di testa, dolori muscolari diffusi. A volte si arriva al punto (come me) di fare mille esai, e tutti dico no che non hai nulla.
Insomma tutti vi dicono che state bene...ma voi sapete che non è così. A volte gli anni passano e come me, si fa l'abitudine al malessere. 
Che però ti limita la vita.
Però in fondo quel malessere continuo diventa una preoccupazione in più, e i sintomi non fanno altro che peggiorare.
Difficile pensare che una gastrite, una colite, o un'ulcera siano provocate dalla vostra testa. Volete sapere da cosa dipende? 
Dalla difficoltà ad elaborare i conflitti,E quindi il corpo è l'unico vettore del nostro malessere.

L'aritmia di fronte ad un problema da poco scatena la paura dell'infarto, e ciò che accade nella nostra mente si concretizza quasi fosse una cosa reale, ed è allora che perdi definitivamente il senso della realtà.


A questo proposito è stato riscontrato che mente e corpo si influenzano reciprocamente; per esempio avere un umore basso, genere una cattiva reazione del sistema immunitario, che a sua volta ha difficoltà a combattere gli agenti patogeni che aggrediscono l’organismo; ciò a lungo andare può portare un acutizzazione dei sintomi e una resistenza
ai farmaci, che non riescono ad agire perché il sistema immunitario non funziona adeguatamente. Sviluppare una patologia psicosomatica da un lato permette attraverso i sintomi, di dare espressione a un disagio, che non riesce a trovare altre vie per emergere, dall’altro è un tentativo per curarlo o evitarlo. 


Molto dipende dalle persone che si hanno accanto. Ad esempio l'invischiamento e l'iperprotettività di molte famiglie generano persone ricche di disturbi psicosomatici.

Perché ti rendi conto che c'è sempre qualcuno che t vuole risolvere il problema, ma non a modo tuo, e a cui devi rendere conto.

Questo genera insicurezza, perché in ogni movimento si cerca l'approvazione esterna,  le scelte non sono più "nostre", e le nostre rimangono imprigionate dentro di noi, e il loro bisogno di uscire  scatena il malessere.

E allora che è fortemente necessario trovare la propria strada, anche allontanandoci fisicamente da chi pensa di volerci bene.

E non darci la possibilità di tornare indietro, solo chi non ci prova, fallisce.
Essere vittime di una famiglia "UNITA", a volte significa anche essere legati alla loro approvazione, e non provarci, non capire il nostro valore.E il corpo esplode.

Pensare a 40 anni che al primo fallimento si ritorna "a casa" accade a molte più persone di quanto si pensa. E perdi quella marcia in più, e pensi di non valere niente.

NO; TU VALI; DEVI SOLO DARE ALLA VITA L'OCCASIONE DI DIMOSTRARTELO.
QUELLO CHE DEVI FARE E' ASCOLTARE IL TUO CORPO, E CONSIGLIARTI SOLO CON TE STESSO.



5 commenti:

  1. Ho un post in bozza su questo argomento, prima o poi lo finirò.
    Sono stata vittima in passato molto pesantemente di questo disturbo. Ora lo so, so come reagire, ma allora non lo sapevo, è stato drammatico.

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  2. le tue parole mi toccano, è un argomento profondo ma spesso evitato perchè il modello di vita di oggi ci impone di essere sempre al top, così alla fine ti isoli pensando di essere "diverso" in realtà ogniuno di noi ha le sue difficoltà ed il coraggio di parlarne aiuta... direi che è quasi terapeutico.
    Auguri per tutto..

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  3. Conosco bene il problema, anch'io l'ho vissuto sulla mia pelle, non per modo di dire ma letteralmente perché x me si manifesta con reazioni cutanee.....ci scriverò un post a breve. Grazie di questo approfondimento, lo farò leggere a due amiche perché potrebbe riguardare anche loro.

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