Ma benchè ho scelto come "guide" questi "luminari" (ho letto talmente tanto di e su di loro che potrei scriverne trattati..li sento amici..) alla fine su tutto c'è l'impronta del metodo "famiglaDiFretta"...insomma alla fine tutto si è talmente fuso che non potrei dare più un nome reale ai miei metodi..il metodo "famigliaDiFretta" appunto..ma poichè mi sento una vampira quanto si tratta di succhiare "sapienza"... vorrei condividere con voi mie recenti scoperte scentifiche, nel senso che le ho scoperte facendo ricerche serie e adeguate attraverso canali prettamente universitari...
Non esiste il buon genitore.Esiste il genitore che sa guardare i suoi errori e non li ripete. La riflessione psicologica può aiutare a farci delle domande, ma è nel rapporto con nostro figlio che dobbiamo trovare le risposte...
Ci sono delle priorità che un genitore dovrebbe sempre avere presente:
Porsi sempre in ascolto, coltivare la vicinanza emotiva con i figli, in modo che questi sappiano di poter contare sempre su mamma e papà...si ottiene di più acoltandoli e commentando quello che dicono, che non rimpinzandoli di domande...
Porre dei limiti sicuri e certi, possibilmente concordandoli col
bambino/adolescente,( ma anche no) e mantenerli con coerenza...se date una regola dovete essere voi per primi a rispettarla...se fumate (mea culpa) un divieto un adolescente risullta ridicolo, tutt'al più potete cercare di smettere prima che l'età di vostro figlio gli dia l'autorizzazione ad accendere la sigaretta...è questa un'educazione ferma, che valorizza e guida il bambino, molto diversa dall'educazione autoritaria, che non da spiegazioni, non concorda, ma limita e basta...dove il genitore agisce solo per soddisfare i suoi desideri e le sue aspettative..(Con il termine <<fermezza educativa>> si intende la capacità di prendere
decisioni emotivamente difficili a favore del bene dei figli, resistendo alle pressioni
psicologiche interne o esterne che tendono a indebolire, delegittimare o modificare gli
atteggiamenti educativi intuiti come opportuni e valutati giusti)
Genitori e figli sono come gli attori di una commedia..non è pensabile che il genitore scriva la parte del figlio e lo obblighi a recitare esattamente come avrebbe fatto lui...
Quello che il genitore deve quindi assolutamente fare non è vivere la vita del figlio e quindi fargliela vivere come vorrebbe lui, ma è fare la propria parte di educatore cioè aiutare il figlio a riconoscere le risorse
che ha per far venir fuori il meglio di sé.
Un genitore fermo sa mettersi nei panni del figlio … senza rinunciare a chiedere con forza ciò che è giusto fare.
Fermezza e dolcezza stanno bene insieme perché nascono dalla stessa radice:il desiderio di realizzare il bene del figlio e proteggerlo da ciò che potrebbe danneggiarlo. Anche senza il suo consenso se ciò appare ragionevole e necessario.
E' necessario tramettere ideali e valori, anche se non crediamo più all'idealismo, anche se ci siamo convinti che a pagare non sia il merito ma le conoscenze di persone "importanti", dobbiamo sforzarci di cambiare...
Non si può neanche ridurre l’esperienza genitoriale ad una funzione educativa: si tratta prima di tutto di un’esperienza umana e di una relazione tutta particolare, con una sua specificità, del tutto diversa da quella che c’è ad esempio fra amici o fra amanti.
Non basta poi amare i figli, bisogna che questi si sentano amati, che si sentano importanti, che sentano di valere.
Il primo adulto che il figlio conosce è proprio il genitore ed è attraverso gli occhi del genitore che il figlio guarda il mondo che lo circonda.
Nello sguardo del genitore il figlio vede se stesso e si percepisce per come viene percepito, si considera per come viene considerato....
e la prossima volta approfondiamo il tema della comunicazione con i figli ;)
IL 12 giugno c'è un appuntamento col nostro futuro...contro il nucleare, VOTA Sì
curioso, sto scrivendo un post più o meno su questo...con il medodo FamigliaDiDanno :D
RispondiEliminamannaggia stima avevo avuto un incidente e c'era solo mezzo post..ma che sei stata,, wonder woman!!! non vedo l'ora di leggere il tuo post ;)
RispondiEliminauh, ho letto anche il resto e concordo in pieno...eheheheh, il mio post è decisamente più superficiale ma, in qualche modo, parla anche di teatro. insomma, stasera siamo proprio sulla stessa lunghezza d'onda!
RispondiEliminama capita un pò spesso.. ;))
RispondiEliminaConcordo su tutto...
RispondiEliminaMa tutto questo verrebbe spontaneo farlo, se solo riuscissimo a rientrare nella consapevolezza della nostra umanità...perchè anche dentro di noi c'è qualcosa di non cresciuto, e a volte non si può aiutare i propri figli se anche noi siamo carenti.
Allora c'è da capire quale è la nostra autenticità e cercare di consapevolizzarsi, non possiamo sforzarci di essere diversi...dobbiamo capire qualcosa dentro...e diventeremo diversi in modo automatico.
emy, grande ;))
RispondiEliminabelle le tue idee, ho in embrione anche io un post da pubblicare, ovviamente il tono è ben più scanzonato; devo dire che quando si parla di educazione la prima cosa che mi viene in mente è l'allenamento emotivo, anche se detesto i manuali quel libro l'ho assorbito subito.
RispondiEliminaa presto!
belle le tue idee, ho in embrione anche io un post da pubblicare, ovviamente il tono è ben più scanzonato; devo dire che quando si parla di educazione la prima cosa che mi viene in mente è l'allenamento emotivo, anche se detesto i manuali quel libro l'ho assorbito subito.
RispondiEliminaa presto!
grazie lucy, bè io sono un pò a momenti coi post..qua mi andava di buttar giù un pò di cos ;)
RispondiEliminamolto interessante... grazie!!!
RispondiEliminaHo linkato il tuo articolo nella sezione Intelligenza Emotiva del mio blog, spero non ti dispiaccia....
RispondiEliminaGrazie a mammamogliedonna ho conosciuto anche questo blog. MI piace anche questo. Ho conosciuto anche il link di educazioneemotiva.it. Insomma un sacco di novità e discorsi intelligenti e consigli utili di letture.
RispondiEliminaGrazie grazie
Lucia