domenica 27 gennaio 2013

di amiche,ristoranti giapponesi e Luca Barbarossa.

credit  http://www.sushiko.it/
Un sabato  sera qualunque, uno di quei meravigliosi sabato sera in cui vedi in tv un programma per sfigati  e in sottofondo senti la macchinetta per l'aerosol, diventata una colonna sonora fissa e sempre identica tutte le sere.

A cena salsicce tedesche e crocchette di patate fatte nel forno. Cibo spazzatura.

Oggi è stata una bella giornata, una di quelle rare giornate in cui splende il sole.
Lo è stata anche ieri, e ne ho approfittato per vestire i panni della teen-ager e farmi un giapponese con la mia amica B.

No, no ma cosa pensate?!
Siamo andate al ristorante giapponese!



Ed era la mia prima volta.

Tra l'altro un ristorate cinese particolare, una sorta di self-service, pieno di bontà, di cose buonine e di schifezze.
Ho mangiato un po' di sushi, ma non quello che si vede in kiss me licia, con la striscetta nera, perché mi ha fatto un po' schifo.

Io sono un tipo da arancino e pasta alla norma, e da grigliata di pesce e pasta con le sarde, che ci bevi insieme un litro di vino e il mondo cambia.

Sono sempre stata diffidente nei confronti delle altre cucine. Piuttosto spocchiosa direi.

Però devo dire che i sapori giapponesi mi hanno conquistato, ed ho passato un paio d'ore rilassanti, con una persona divertente.

E mi dispiace dover andare via e ho voglia di ubriacarmi di Emilia Romagna, di Bolognesi, Di Pasionarie, Di vita.
Che io di cambiamenti ne ho fatti tanti, ma stavolta, era perfetto.
Perfetta la casa, nuova, soleggiata, calda.
Che a Palermo abitavo in una casa umida, in montagna...da un lato vedevo Ustica, ma dall' altro avevo davanti alla finestra un muro di sostegno.
Perfetto il paesino, pieno di verde e pianeggiante.
Perfette le persone, la mia amica di potenza, la mia amica B., e persino la superiora della scuola che frequenta Sarah.
E adesso ho paura di non trovare a casa come spero, la scuola vicino, riuscire a trovare un lavoro, finalmente.
Perchè mentre voi siete costretti a assistere i vostri genitori anziani piazzati in corridoio in ospedale, con un infermiere ogni venti ammalati, tanti laureati con tanta voglia di fare i "soldati" negli ospedali, e dove è necessario, un annuncio dopo l'altro rischiano di gettare la spugna.

E sì, se volete saperlo, ho mandato i curriculum in Svizzera. Che da Bergamo a Chiasso fa un'ora di treno.

E sì, ogni tanto pensiamo a espatriare.
Apposta Sarah studia l'inglese.

Vi lascio, che nel programma trash canta Luca Barbarossa (Luca chi?) , una canzone di non so chi.
Nel frattempo, blogger bergamasche, fatevi avanti.
Ma non era quello dell'amore rubato??

Amen.







2 commenti:

  1. Troverai tutto quello che cerchi, forse te l'ho già detto, ma chi ha il,vostro coraggio, i sogni li realizza!!!

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  2. Io andavo sempre al giappo con mio marito!
    poi, sigh, abbiamo visto un programma e letto certe statistiche...e non ci fidiamo più. Ma questa è un'altra storia!
    Espatriare... se ci pensate seriamente siamo in 2!

    RispondiElimina

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