giovedì 14 giugno 2012

La cultura non si impara tra i banchi di scuola

Tanto tempo fa 
un grande filosofo indiano 
scrisse " Nel mare della vita 
i fortunati 
vanno in crociera 
gli altri nuotano 
qualcuno annega " ...







Mia figlia è una bimba dalle mille risorse.
Se dico che la mia vita non è stata semplice pure la sua non scherza, e le premesse non sono quelle della bambina viziata, ma di quella che nella vita deve imparare ad arrangiarsi e vivere, vivere al di là di ogni stereotipo e pregiudizio.
Io avevo 15 anni quando è nata mia sorella. E mia madre è tornata al lavoro che lei aveva 6 mesi.
Lasciai le superiori per prendermi cura di lei, e se dovessi tornare indietro rifarei ogni cosa.


Mi sono diplomata con un anno di ritardo, e sebbene potessi aspirare al massimo dei voti, sembrava capitare  sempre qualcosa per cui era già tanto che riuscissi a frequentare (50 assenze al quinto anno), e a fare gli slalom per non beccarmi qualche 2 distribuito causa impreparazione.


I ricordi di quegli anni sono legati ad un termos col caffè accanto e al dormire poche ore per notte.
Amico di mille avventure un "Sì"  che aveva più anni di me.




Delle lezioni e di quello che ho studiato, matematica a parte, ricordo poco o nulla.
Però sapevo.


Di quel sapere che non viene dalla scuola, ma che viene dai libri.


In un tempo in cui internet non esisteva, io ero una frequentatrice assidua della biblioteca comunale, e adoravo in maniera viscerale la storia contemporanea.


Adoravo in maniera viscerale il tempo che stavo vivendo. E questo creava sconcerto nei miei insegnanti, che continuavano a dirmi che ero "una disgraziata", perchè ero molto brillante e avrei potuto spaccare il mondo.


E anche di quegli anni non rimpiango niente, se tornassi indietro avrei gli stessi modi di fare.
L'amore per la cultura non si impara tra i banchi di scuola.
Studiare la vita di Pirandello, quello che
vuole dire, e studiarlo su un libro di "letteratura italiana" e non leggere Pirandello è un fallimento.
Io pirandello l'ho capito attraverso i suoi libri. E mi è entrato nelle vene, nell'anima, e non ne è mai più uscito.
E dei poeti medioevali ho amato Cecco Angiolieri...


S'ì fosse foco, arderei 'l mondo;
s'ì fosse vento, lo tempesterei;
s'ì fosse acqua, ì l'annegherei;
s'ì fosse Dio, mandereil'en profondo....


Abbiate cura dei vostri figli. Non fissatevi sui voti, che quelli non servono a niente. Fate loro amare i Libri, fateli essere protagonisti del loro tempo.


Se un certo tipo di scuola fallisce, non vuol dire che debbano fallire anche i nostri figli.


Sono quasi sicura che non conoscete questa perla. E' l'ultima canzone di Domenico Modugno. 
E sebbene per me era "vecchio" , mi accorgo che la genitorialità rende simili, anche se passano più e più generazioni.


Sai che c'e' 
non ce ne frega niente 
la vita e', e' morire cento volte 
siamo delfini 
giochiamo con la sorte 
Sai che c'e' 
non ce ne frega niente 
vivremo sempre 
noi sorrideremo sempre 
siamo delfini 
e' un gioco da bambini il mare 
Sai che c'e' 
e' un gioco da bambini il mare....






10 commenti:

  1. Sono davvero contenta di averti conosciuta. Intanto perché ho scoperto il tuo blog e ora chi lo lascia più. E poi perché più ti leggo e più mi accorgo che sei davvero una persona speciale. E non abitiamo nemmeno tanto lontano! ;-) brava, bellissimo post!

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    1. grazie..per me è stato piacevolissimo parlare con te, mi sono sentita meno "fuori", e conoscerti..anche perchè mi sto spulciando il tuo blog, e mi sa che vado a dormire in un monastero :)

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  2. quanto c'hai ragione... mio padre (laureato) dice sempre che la persona più acculturata che conosce è il suo amico di infanzia e tuttora migliore amico (terza media) che avrà pure sempre fatto il postino, ma ha sempre letto per amore di lettura, si è sempre interessato alle vicende del suo tempo andando dietro alle notizie, approfondendo, che ha sempre amato l'arte in tutte le sue forme. La scuola può dare molto, purtroppo dipende chi ti tocca. A me è andata bene che meglio non potevo, ma devo dire che senza il supporto della mia famiglia avrei amato meno l'esperienza dell'imparare.

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    1. mio nonno è arrivato alla seconda elementare. Ma aveva una cultura mostruosa. :)

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  3. Wow! Condivido questo pensiero!

    Sei splendida, lasciamelo dire!

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  4. hai proprio ragione, la cultura non si impara sui libri di scuola :)

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  5. Credo che la cultura sia, oltre al sapere puro e semplice, un modo di essere e di vivere. Da piccoli mette le sue basi.Tra i giochi preferiti di Cestino ci sono senza dubbio i libri,merito di una Dott.ssa fantastica, che abbiamo conosciuto in Ospedale quando è nato e che, da allora, continua a seguirci. Se potete, date un occhiata a www.natiperleggere.it, ne vale la pena!!!

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    1. Conosco già, cara. Di una utilità unica!

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  6. cultura... se penso ai miei nonni di cultura ne avevano poca, ma erano le persone più umane, sensibili, oneste, generose, sagge che io abbia mai conosciuto, che farsene della cultura se manca tutto il resto... bel post, cara mamma di fretta ma con tanti contenuti :)

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