"come tutti i direttissimi per le lunghe distanze, il treno numero 17 da Milano a Roma era un convoglio per signori, con vagoni di prima classe, divani vellutati,toilette, paralampade di opaline e due carrozze letto lucidate a spirito.
Di solito partiva in ritardo, per sciopero o per dispetto.
la sera del 29 ottobre 1922 si mosse invece con due minuti di anticipo, nonostante la pioggia furiosa che svaporava dalle caldaie delle locomotive e le notizie telegrafiche che segnalavano binari divelti a picconate e scambi sabotati lungo la linea"
GIAN FRANCO VENE, Mille lire al mese. Vita quotidiana della famiglia nell'Italia fascista, Mondadori, Milano 1988
La fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918, aveva lasciato l'Italia in una grave crisi economica. Dal 1919 al 1922 si susseguirono i governi di F.S. Nitti, G.Giolitti, I.Bonomi e L.Facta senza che fossero date risposte concrete al malcontento dei diversi strati della popolazione. Anzi, la lotta politico/sociale si inasprì ulteriormente quando si presentò sulla scena il movimento dei "Fasci italiani di combattimento" fondato da Benito Mussolini. Allo sciopero generale di protesta contro lo squadrismo fascista, indetto da forze di sinistra nel luglio del 1922, rispose la mobilitazione, a Napoli, dei Fascisti che cominciarono apertamente a parlare di conquistare il governo del paese. Questa azione culminò con la "marcia su Roma", 28 ottobre 1922. L'esercito italiano fermò abbastanza agevolmente la marcia alle porte di Roma, ma il decreto di stato d'assedio, sottoposto da Facta al re Vittorio Emanuele III, che avrebbe consentito di fronteggiare la rivolta armata, non venne firmato. Facta si dimise e il re prese contatti con Mussolini, rimasto a Milano, per la costituzione di un nuovo governo, forse nell'intento di assorbirlo in un governo di coalizione presieduto da Salandra. Mussolini però, assumendo un atteggiamento intransigente, fece fallire o gni soluzione di compromesso ottenendo dal re l'incarico di formare il nuovo governo. (29 ottobre 1922). (notizie tratte e rielaborate da Lessico Universale Italiano) |
Libro che tutti dovreste leggere,se non l'avete già fatto
E' uno spaccato della vita della famiglia nell'Italia fascista...
C'è il pericolo di ritrovarsici...:)
WOW! Ne ho tanto sentito parlare, ma non l'ho mai letto... Ora non ho più scuse :-)
RispondiEliminaBacioni e buon fine settimana
ciao Titti!
RispondiEliminasei già a Mondello?! :)
io sono tornata da poco e vorrei già ripartire.
un abbraccio
sono stabile a carini...al mare con la papazzana andia a castellammare o a capaci...si muore di caldo...le mie ferie sono ad agosto nell'agrigentino...come ti capisco!!!!
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