venerdì 11 novembre 2011

2 eurox10leggi..il blogging day

Negli ultimi giorni non riesco a gioire. Dovrei gioire per la fine di un governo e di un'era che ha denigrato le donne, ne ha calpestato la dignità, ridotto in brandelli l'immagine. Eppure non ci riesco. Perchè mi chiedo cosa cambierà ora che berlusconi non c'è più, che l'era (scusate il termine) dei puttanieri felici è finita...ma è davvero finita?? O piuttosto l'Italia ha radicato in sè questa misoginia che vuole le donne sottomesse perchè si ha paura di loro??

Vi racconto la mia storia. Io sono una donna che si è rimessa in gioco. Sono tornata all'università a 27 anni, a 30, da studente, ho avuto un figlio.
Ho pagato 300 euro al mese per mandare mia figlia al nido: a palermo solo il 3% dei bambini ha la possibilità di frequentare un nido comunale.

iMio marito non poteva godere di permessi, e di fronte ad un esame importante ho dovuto lasciare mia figlia al nido, a 4 mesi, con la febbre.

Io sono laureata da 6 mesi e non ho un lavoro, e mi chiedo se ce lo avessi come cacchio farei con  i nonni sono distanti 200 km e gli infermieri fanno i turni????
Io mi chiedo perchè? Perchè l'italia è così a fondo, da qualunque lato la si guardi...

Due euro per due leggi..




  1. paternità obbligatoria.
  2. Legge per la maternità universale. Ovvero ogni donna che sceglie di diventare madre, sia essa single, sposata, lavoratrice dipendente o precaria, deve aver diritto al sussidio di maternità.
  3. Legge per la realizzazione di una reale democrazia paritaria. Una legge elettorale che, come quella campana, preveda la doppia preferenza di genere e una presenza al 50 per cento nelle liste.
  4. Legge contro le dimissioni in bianco e incentivi per una maggiore partecipazione delle donne nel mondo del lavoro e delle professioni. Obiettivo: la parità ovunque, anche nei salari.
  5. Educazione sessuale e di identità di genere fin dalla scuola primaria su modello di quelle danesi. Istituzione di una Commissione che vigili sull’uso dell’immagine femminile nel mondo dei media.
  6. Legge contro la violenza sessuale sul modello spagnolo. Si parte dall’educazione fino alla tutela dei e nei centri di accoglienza delle vittime, all’assistenza legale, alla punizione e recupero di chi opera violenza.
  7. Leggi per il finanziamento della costruzione di asili nido di piccole dimensioni ma diffusi sul territorio, e per i tempi pieni di qualità nelle scuole primaria e secondaria di primo grado.
  8. Legge che deliberi reali sostegni a tutte le tipologie di nuclei familiari con figli o con anziani a carico. Rivedere anche la legge sulle pensioni di reversibilità che ha danneggiato soprattutto le donne.
  9. Una legge sul futuro. Provvedimenti per dare maggiore autonomia, anche economica ai giovani e alle giovani. Sulla proposta di Martine Aubry, finanziare il merito e la realizzazione in tutti i campi: dalla cultura all’industria.
  10. Promuovere a tutti i livelli istituzionali, dai Comuni allo Stato Centrale, il Bilancio di Genere, che consente di ripartire in modo equo e più controllato le risorse a disposizione.



Nessuna crisi si supera  e nessuna crescita aumenta, se non si parte dalla famiglia.Se non si parte dai giovani, dalle donne, dai gay, dai disabili....se si crea un mondo in cui ciò che vale non è la forma ma la sostanza, ci guadagneremo tutti.
2euro per due leggi è una proposta che cerca visibilità, non solo in rete,E' la necessita di dare voce a dei bisogni, comprando una pagina di un quotidiano, e facendolo tutti, in maniera che questa sia la nostra voce.
Per saperne di più cliccate qui

3 commenti:

  1. Sei la sintesi del perchè facciamo tutto questo.
    E lo scrivi alla grande!

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  2. Anch'io ho raccontato la mia storia.
    Credo che Storie come le nostre DEBBANO essere raccontate.
    Ho visto commenti ieri che mi hanno lasciata di stucco, non sorpresa ma amareggiata. Noi siamo la realtà! Ed è ora di fare qualcosa!

    Detto questo, hai tutta la mia solidarietà.

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  3. Purtroppo, nonostante si sia nel 2011 e non nel medioevo, essere mamma e lavoratrice e' difficile, non ci sono aiuti. Mio figlio va al nido comunale e costa più di 300 euro! Quando si ammala, quando ci sono le vacanze devo chiamare la tata.Il mio stipendio finisce tutto lì!La laurea mi è servita solo per trovare un tranquillo lavoro che faccio part time, la carriera l'ho abbandonata quando sono rimasta incinta. Sono felice lo stesso perchè mio figlio è la mia gioia più grande, ma non è giusto!

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