Bambini e trapianti...

Avevo promesso mercoledì scorso che sarei ritornata sul tema.


Avere un figlio perché possa aiutare a vivere il fratello…

E’ necessario quindi che io faccia DUE premesse.

RITENGO LA LEGGE 40 SULLA FECONDAZIONE ASSISTITA ABERRANTE. E...

Donare il midollo è meraviglioso, anche se lo fate per un estraneo...perchè si da la possibilità di vivere a qualcuno che altrimenti non ce la farebbe.


E' una scelta di amore profondo per la vita, e se siete in buona salute non si corrono rischi...in ogni caso nessuno vi sottoporrà ad una donazione se avete un qualsivoglia problema di salute.

Non voglio creare una polemica.


Non è nelle mie intenzioni, davvero.

Il tema mi preme perche mi sono trovata in quella situazione e, purtroppo, mi sono da poco resa conto che non avevo riflettuto abbastanza. La mia riflessione è nata dopo aver visto il film “custode di mia sorella”.

Yvonne aveva bisogno di un trapianto di midollo. Se avessi avuto il tempo di avere un altro figlio, magari in provetta, selezionato geneticamente per aiutarla, lo avrei fatto, senza ombra di dubbio.

Anche perché si sarebbe utilizzato il sangue del cordone ombelicale…quindi nessuna sofferenza.

Però…se quel trapianto non fosse stato sufficiente? Avrei deciso di sottoporre a quello che assomiglia tanto ad un intervento chirurgico, il fratellino?

Sono donatrice di midollo, allora donai ad Yvy, e so cosa significa.

Significa Anestesia totale, ed ancora ricordo il risveglio…da incubo.

Ricordo di non aver mangiato tre giorni perché la sensazione di vomitare non mi abbandonava mai.

Ma ricordo anche di essermi alzata ad appena due ore dal risveglio, di aver vagato per il reparto in cerca di un anestesista che mi desse il benestare di tornare al capezzale di mia figlia.

Stavo “benissimo”???

No, ma senza dubbio stavo meglio di Yvonne, provata dalla chemioterapia e dalla polmonite…nonché da numerose altre infezioni.

Ma io ero un adulto che aveva scelto, e soprattutto ero sua madre.

Mi chiedo un bambino come possa sentirsi…abbandonato, usato?

Io di bambini donatori ne ho conosciuti due.

Uno ha donato due volte a due sorelle.

Non ricordo quanti anni avesse, ma quando ha donato alla seconda sorellina era adolescente…

L’altro aveva quattro anni.

Mi ricordo quel bambino terrorizzato che si dirigeva verso la sala operatoria.

E ricordo quei genitori affranti, combattuti…probabilmente avrei fatto la stessa scelta.

Anche se non so se sarebbe stata la scelta giusta.

Ma di fronte a un figlio morente…spesso non si guarda ad altro, ci si dimentica degli affetti, e si considera qualsiasi altra cosa come superficiale, “lieve”…

Per concludere credo che siano scelte difficili, che non si possono giudicare, ma credo anche che chi si trova accanto a dei genitori che stanno perdendo un figlio deve avere la forza, il coraggio, di farli riflettere su quando, a volte, è il momento di lasciarli andare e di non accanirsi a tutti i costi e ….a qualunque prezzo.

Perdonatemi se sono stata un po’ logorroica, non è mia abitudine scrivere post così lunghi..ma oggi non mi potevo esimere.


Per saperne di più:   http://www.admo.it/8-un-po-di-noi-agli-altri