giovedì 3 giugno 2010

la mia vita...

Studentessa universitaria, triste e solitaria

Nella tua stanzetta umida, ripassi bene la lezione di filosofia
E la mattina sei già china sulla scrivania
E la sera ti ritrovi a fissare il soffitto, i soldi per pagare l’affitto te li manda papà.(difretta)

Ricordi la corriera che passava lenta, sotto il sole arroventato di Sicilia
I fichi d’India che crescevano disordinati ai bordi delle strade

Lucertole impazzite, le poche case…

Ricordi quel profumo dolce di paese e pane caldo,
i pomeriggi torridi, la piazza, la domenica,
e il mare sconfinato che si spalancava dal terrazzo,
della tua camera da letto.

Ripensi alle salite in bicicletta per raggiungere il cadavere di una capretta,
il tabernacolo della Madonna in cima alla montagna, che emozione!
Tutte le candele accese di un paese in processione, gocce di sudore sulla fronte
Odore di sapone di Marsiglia e di lenzuola fresche per l’estate,
gli occhi neri di una donna ferma sulle scale, gli occhi di tua madre…

Studentessa universitaria, triste e solitaria
Nella tua stanzetta umida, ripassi bene la lezione di filosofia
E la mattina sei già china sulla scrivania
E la sera ti ritrovi a fissare il soffitto, i soldi per pagare l’affitto te li manda papà… (difretta...)

Studentessa chiusa nella metropolitana, devi scendere, la prossima è la tua fermata!

Sotto braccio libri,fotocopie, appunti sottolineati
ed un libretto dove collezioni i voti degli esami,
questa vita fatta di lezioni e professori assenti, file chilometriche per fare i documenti,
prendere un bel trenta per sentirsi più felici, ma soli e senza i tuoi amici…
Carmelo sta a Milano in facoltà di Economia, Fabiana e Sara Lettere indirizzo Archeologia
Poi c’è Concetta, sta a Perugia e studia da Veterinaria,


Giurisprudenza invece la fa Ilaria e Marco spaccia cocaina
e un giorno lo metteranno dentro, il tuo ragazzo studia Architettura e nel frattempo
passa i giorni dando il resto dalla cassa di un supermercato in centro…

Studentessa universitaria, triste e solitaria
Nella tua stanzetta umida, ripassi bene la lezione di filosofia
E la mattina sei già china sulla scrivania
E la sera ti ritrovi a fissare il soffitto, i soldi per pagare l’affitto te li manda papà…



Studentessa universitaria, sfiori la tua pancia


Dentro c’è una bella novità, che a primavera nascerà per farti compagnia,


la vita non è dentro un libro di Filosofia


e la sera ti ritrovi a pensare al futuro


e ti sembra più vicina la tua serenità.







5 commenti:

  1. Non sono più studente tantomeno di filosofia, ma l'arrivo del mio ometto mi ha dato tanta serenità!

    Ruben

    RispondiElimina
  2. ruben...io sono "tardona" e ho iniziato l'università a 27 anni...e faccio infermieristica...ma a volte la cosa bella delle canzoni è che ti fanno guardare allo specchio :-*

    RispondiElimina
  3. Avrai iniziato a 27 anni ma almeno lo hai fatto!!!! Sarà una bellissima soddisfazione!!!!!
    Complimenti :)

    RispondiElimina
  4. Aver iniziato più tardi ti ha dato di sicuro più consapevolezza nello scegliere quello che volevi davvero.
    Sarà un successo!

    RispondiElimina
  5. e solo che assieme ai problemi di una donna trentatreenne, di figli, di conto in banca...ho anche quelli di una ventenne!!!!però a volte è divertente...:))

    RispondiElimina

il tuo commento mi regala un sorriso

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...