venerdì 4 giugno 2010

dolci momenti...e momenti difficili.

Forse questo ve lo avrei risparmiato...ma purtroppo il blogstorming di questo mese proprio non lo posso saltare...
Quando scopri di essere portatore sano di una malattia genetica...la vita assume un altro colore.
Avere un bambino diventa un sogno, quasi una scommessa.
Io ci ho messo quattro anni, e sinceramente la papazzana è stata un fulmine a ciel sereno...
C'è una parola che si chiama "PAURA".
Paura di rivivere tutto, di entrare in un incubo...abbiamo avuto la diagnosi di Yvonne 6 mesi dopo che se n'era andata.
In quei sei mesi mi avevano raccomandato di non cercare gravidanze, perchè la diagnosi prenatale sarebbe stata impossibile.
In quei sei mesi ho iniziato a concepire la possibilità di una vita senza figli, e piuttosto che compiangermi, girarmi i pollici, e continuare a piangere, ho cercato di mettere insieme i pezzi di ciò che mi era rimasto.
Non ho mai capito dove trovavo quella forza, o forse sì, ma ricominciai dall'università...all'inizio scienze biologiche, volevo fare la ricercatrice, poi infermieristica, perchè era arrivata la diagnosi e volevo anche una famiglia...
  • Cosa vuol dire avere la diagnosi genetica...le possibilità che si aprono sono, fondamentalmente 2:
cercare una gravidanza, fare la villocentesi...con possibilità che il feto sia malato...e se è così...riuscite a immaginare...
   oppure
  • Fare la fecondazione assistita e impiantare solo embrioni sani(oggi non si può fare in Italia, qualcuno vestito di bianco ha convinto gli altri che volevamo scegliere il colore dei capelli dei nostri figli).

Questa è la storia di una che non riusciva a concepire che una donna abortisse....
...questa è la storia di chi pensava che se una persona non poteva avere figli doveva solo rassegnarsi....
....questa è la storia di una donna a cui la vita le ha date di santa ragione...

La papazzana  è stata concepita all'improvviso...da una studentessa, triste e solitaria, che però era sposata da 6 anni...e che si era appena trasferita nella sua stanzetta umida...

Una ginecologa eccezionale mi ha detto che i miei ormoni erano in tilt, che se cercavo una gravidanza dovevo fare la terapia ormonale...ma io non cercavo una gravidanza...

Il giorno che feci il test papàdifretta era lontano...avevo pregato prima...vi racconterò un'altra volta come si diventa atei...

E le due fatidiche linee.
E io,confusa e solitaria...triste non direi .

Lacrime di gioia.
Lacrime di Paura...scattava la visita, gli esami genetici...non c'era tempo per aspettare che pàpàdifretta tornasse...

Gli esami dovevano essere fatti alla Mangiagalli di Milano...organizzarsi, cercare di racimolare i soldi per il viaggio e il soggiorno a Milano (con uno stipendio pagavamo due affitti: la casa coniugale e la "stanzetta umida")...

I testimoni raccontano che papàdifretta cadde letteralmente seduto sulla sedia...paralizzato.

Ma poi...

Avevo le contrazioni, mal di pancia continui dovuti allo stress...
E così decisi di non pensare.
Andai in quello che definiscono il miglior centro diagnosi prenatale della Sicilia, a furia di cercare di risolvere i problemi rischiavo di perdere il bambino, Fan**lo la Mangiagalli, i campioni furono spediti via posta (a pensarci non so ancora se ridere o piangere)...mi misero a riposo e rimandammo la villocentesi.
A volte sorrido, pensando che eravamo nel bel mezzo delle feste natalizie, che nessuno a parte la mia sorellina di 15 anni sapeva che ero incinta.E che gravidanza...la nausea non mi abbandonava mai...prendevo le pillole per le contrazioni...
Perchè non avevo detto niente????
Perche se la papazzana non fosse stata sana avrei dovuto abortire...e "nel mio mondo" questo non è ben visto.
E poi avevo le contrazioni, e voi pensate che se mamma e suocera avessero saputo della gravidanza, con una possibilità su 4 che il bambino fosse malato, avrei potuto avere serenità?
Per alcuni sarei stata coraggiosa...per altri folle.
Nel bene e nel male la gente giudica sempre...E questo è ciò di più sbagliato che una persona possa fare.
Tanto peggio se a giudicare è una donna.
Io penso che se avessi potuto decidere di fare la fecondazione assistita e scegliere un embrione sano lo avrei fatto...
Vi assicuro che la scelta di abortire non è una scelta facile, e ogni donna che lo fa è accompagnata da tanta sofferenza.
Qualsiasi sia il motivo per cui ha fatto questa scelta.
La vita è anche fatta di priorità.
La papazzana è nata sanissima, in un giorno assolato, alla Fondazione San Raffaele. E tutto questo di normale ha ben poco.




Questo post partecipa al

blogstorming

5 commenti:

  1. wow, un post intenso.. intanto a posteriori gioisco con te che tutto sia andato (questa volta) super bene! Certe volte il terrorismo psicologico dei medici non ci aiuta per nulla... e capisco perfettamente anche le tue remore nel parlare della gravidanza al parentado: pensa che io in giro l'avevo detto solo dopo il quinto mese, a morfologica effettuata.. Un grossissimo abbraccio per quello che è stato e per quello che, felicemente, è :) Buon fine settimana

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  2. grazie mamma C!!buon week end a te!

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  3. Un solo grande abbraccio per la tua bellissima papazzana. In questo momento non saprei trovare altre parole.

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  4. grazie di aver condiviso con noi le tue ansie, le tue paure e la tua gioia finale.
    un abbraccio fortissimo

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  5. ora conosco la tua storia, grazie per aver condiviso una parte così intima e così difficile della tua vita..
    Una papazzana così te la meritavi proprio :-)
    un abbraccio grande grande a tutti!

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