le confessioni di un'obesa(3)

E se Siddharta ascoltava attentamente questo fiume, questo canto dalle mille
voci, se non porgeva ascolto né al dolore né al riso, se non legava la
propria anima a una di quelle voci e se non s’impersonava in essa col
proprio Io, ma tutte le udiva, percepiva il Tutto, l’Unità, e allora il
grande canto delle mille voci consisteva di un’unica parola, e questa
parola era l’Om: la perfezione.
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ordunque, eravamo rimasti a me che bevevo 3 bicchieri di latte al giorno, inebriata, quasi drogatsa, dalla bilancia che segnava anche 800 g in meno al giorno.
C'è da dire che la gente non è mai contenta. Anzi , pare che a volte se si vede un morto per la strada si debba fare su di esso una danza shamanica.
Quando di taglia portavo la 52 (cinquantadue) le mie bellissime e idiote amiche(c'è un motivo se dico ciò) che portavano la 42 continuavano a dirmi che no, non ero grassa, ero ROBUSTA.
Quando cominciai s dimagrire seriamente si levarono voci disturbate a dire che ma sei troppo magra..
Bè, riflessione.
Se io che porto la 46 sono troppo magra, tu che porti la 40, cosa sei, morta??

La verità è che prima io ero l'amicona dei ragazzi, l'intermediaria, quella a cui dire di "metterci una buona parola" con la bellona di turno.

In realtà nessuno immaginava anche solo minimamente che anche io potevo innamorarmi,
Si sa che noi ciccioni la cicci ce l'abbiamo pure sul cuore, e se siamo adolescenti ci dividono in due categorie:

-cicciona che pur di avere un pò d'affetto la da a tutti. Ergo ci si fa un pensierino.
-Cicciona che compensa la ciccia con l'intellingenza, ergo non si svende, anzi. E io appartenevo a questa categoria, e la vitanon era semplice.

E quindi i miei 59 kili mi davano potere. Il potere di finalmente capire quale amica fosse sincera e quale no.
E' triste dire che fui costretta a cambiare compagnia.

Insomma la vita ti cambia, perchè è come se ci fosse un prima e un dopo.
Io devo dire che in qualche modo trovai un equilibrio che mi impedisse di uccidermi, e quell'equilibrio lo trovai ancora una volta dentro un libro.

Siddharta, di herman Hesse.

In breve mi assestai sui 65 kili per un paio di anni, e devo dire che allora era il mio peso forma.


a questo sono seguite diversi Yo-yo che comunque mai mi hanno portato al mio peso di origine.

Il punto è: quanto ci facciamo influenzare da ciò che abbiamo intorno.
E l'altro punto è: quanto diamo importanza all'aspetto delle persone.

Io ho visto che da "cicciona" era difficile fare amicizia. Da magra ti si avvicinano tutti e tutte.

Dovremmo farse guardare piu dentro noi stesse, che siamo vittime o carnefici...e voi che rapporto avete con "la ciccia" degli altri???